Strega o principessa?

La strega Lalla era pronta a fare il suo incantesimo: nell’aria c’era il fumo magico del pentolone, pieno di ingredienti bizzarri: tele di ragno, fili di erba gatta, bava di lumaca.

Mancava solo la formula magica, per trasformare il grosso rospo verde che aveva davanti in un bel principe. Ovviamente il principe si sarebbe innamorato di lei e l’avrebbe sposata, così finalmente non sarebbe più stata Lalla la strega, ma Lalla la principessa!

La streghetta, con tono solenne, pronunciò la formula magica:

Trulla, trulla, trullallà,
questo rospo un principe diventerà!

Agitò la bacchetta e chiuse gli occhi. Era certa che riaprendoli avrebbe trovato un bellissimo principe. Invece, quando schiuse le palpebre, vide solo il grande rospo verde che la fissava perplesso. Qualcosa non aveva funzionato, ma cosa?

Lalla prese in mano il grande libro delle magie, lo sfogliò, trovò la ricetta “Come trasformare un rospo in un principe” e la lesse.

«Trasformare un rospo in un principe è molto semplice – recitava la ricetta – è sufficiente baciarlo!»

“Che schifo!” pensò Lalla.

«Altrimenti, se vi manca il coraggio di baciare quel povero animaletto, potete bollire tele di ragno, fili di erba gatta, bava di lumaca e semi di zucca magica in un pentolone, pronunciare la formula “Trulla, trulla, trullallà, questo rospo un principe diventerà!” e il gioco è fatto! Avrete un principe pronto a sposarvi e farvi diventare delle principesse!»

“Ecco che cosa ho sbagliato, ho dimenticato un ingrediente: i semi di zucca magica!”, pensò Lalla “Ma dove posso trovare una zucca magica?”

La strega sfogliò ancora il librone e trovò la risposta che cercava: «se cercate una zucca magica c’è un solo posto in cui potete trovarla, nel castello del fantasma Gedeone.»

Lalla conosceva bene il castello di cui parlava il libro, era in cima alla collina, ma nessuno siavvicinava perché il fantasma Gedeone aveva un bruttissimo carattere e cacciava in malo modo tutti quelli che tentavano di entrare nel suo castello. Lalla, però, era molto decisa, voleva prendere a tutti i costi una zucca magica, altrimenti non avrebbe avuto il suo principe e non sarebbe mai diventata una principessa!

Così la strega mise il suo rospo in una borsa, per non farlo scappare, salì in sella alla sua scopa e volò a tutta birra al castello.

L’edificio era grande e scuro, dall’aria sinistra, ma Lalla non ci fece caso, atterrò davanti algrande portone di legno e lo aprì. Di certo dove esserci un giardino con le zucche magiche lì dentro, pensò, e iniziò a cercare di qua e di là.

Si udì una voce forte come un tuono: – Chi è entrato nel mio castello? – di certo era Gedeone.

– Sono Lalla!
– Lalla chi? – chiese il fantasma.
– Lalla la strega.
– Come osi disturbarmi mentre schiaccio il mio pisolino? – disse il fantasma.

Lalla sentiva il vocione del fantasma, ma non lo vedeva.

– Non voglio disturbarti, prendo solo una zucca e me ne vado! – disse Lalla.
– Come ti viene in mente? Nessuno può prendere le mie zucche! – disse Gedeone.
– Perché, cosa ci fai? – chiese la strega.
– Niente, ma sono belle e decorano alla perfezione il mio giardino, devono restare lì.
– Gedeone, me ne serve una, una sola, in cambio ti lascio dei fiori.
– Io odio i fiori.
– Allora cosa ti piacerebbe, in cambio di una zucca? – chiese Lalla
– Vorrei quel grosso rospo che tieni nella borsa, mi farà compagnia! – disse il fantasma.
– No, questo non posso dartelo! – disse Lalla.
– Se tu non puoi darmi il rospo, allora io non posso darti la zucca.
– Gedeone, ti prego: la zucca mi serve proprio per trasformare questo rospo in principe!
– E cosa te ne fai di un principe?
– Lo sposo e divento principessa!
– E perché mai vuoi diventare una principessa? – le chiese Gedeone.
– Uh, quanti perché… perché tutti amano le principesse e hanno paura delle streghe! Io non voglio che le persone, e soprattutto i bambini, abbiano paura di me!

Il fantasma in quel momento si materializzò in mezzo al salone. Lalla lo aveva immaginato simile a un lenzuolo bianco, invece somigliava a… un principe! Gedeone continuò a parlare:

– Sei stupita strega? Ebbene sì, io sono un principe, ma facciopaura lo stesso alle persone. All’inizio cercavo si essere gentile con tutti quelli che entravano al castello, ma non serviva. Anche se li salutavo, sorridevo, offrivo loro un the, quelli scappavano urlando. Alla fine mi sono stancato, così ho iniziato a essere burbero e a fare dispetti!
– Povero Gedeone, come ti capisco! – disse Lalla – Devi sentire quanto urlano quando vedono me sulla scopa!
– Vedi? È inutile che sposi un principe, tanto rimarrai sempre una strega e farai paura alla gente. – disse Gedeone.
– No, i bambini non hanno paura delle principesse. – disse la strega.
– Ma tu vuoi rinunciare ai tuoi poteri? Vuoi smettere di cavalcare la tua scopa? – le chiese Gedeone.

Lalla ci pensò un po’:

– No, mi piace fare queste cose!
– E allora vedi? Non cambierà niente, i bambini urleranno anche quando vedranno una principessa sulla scopa volante!

Lalla divenne pensierosa.

– Hai ragione, non posso smettere di essere una strega, sono nata così. Ma che tristezza far paura alle persone, alla fine rimango sempre sola. – disse Lalla.
– Anche io sono solo, è un po’ triste, ma ci si fa l’abitudine. – disse Gedeone.
– Ehi, ma tu non hai avuto paura di me! – esclamò la strega.
– Nemmeno tu di me. Non ci avevo fatto caso. – disse Gedeone.
– E se venissi a vivere qui nel tuo castello? C’è un sacco di spazio. – propose Lalla.
– Mmmm, non è una cattiva idea, mi faresti più compagnia di un rospo!
– Grazie tante, che gentilezza! – disse la strega.
– Scusa, non volevo offenderti, invece la trovo una grande idea! – esclamò Gedeone.

Lalla iniziò a saltare e a ballare per la felicità:

– Ci divertiremo un sacco io e te! Pensa un po’… ero venuta a cercare una zucca e invece ho trovato un amico!

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