Brucolore

In un bel prato vicino a uno stagno c’era un piccolo bruco bianco. Era appena uscito dall’uovo e aveva una gran fame.

Il piccolo bruco si guardò attorno e vide che vicino a lui c’era una tenera foglia verde. “Mmm, sembra appetitosa!”, pensò, e subito la addentò. Gnam gnam, morso dopo morso, il piccolo bruco si mangiò tutta la foglia. Alla fine decise di schiacciare un pisolino vicino allo stagno, ma quando si specchiò nell’acqua si accorse di essere diventato verde come la foglia!

“Che cosa strana!” pensò. Però il verde gli piaceva, allora non si preoccupò più di tanto e si mise a dormire.

Il giorno dopo il piccolo bruco verde si svegliò di nuovo con una grande fame. Si guardò attorno e vide una succosa mela rossa. “Mmm, sembra appetitosa!”, pensò, e subito la addentò. Crunch crunch, morso dopo morso, il piccolo bruco si mangiò tutta la mela. Alla fine decise di schiacciare un pisolino vicino allo stagno, ma quando si specchiò nell’acqua si accorse di essere diventato rosso come la mela!

“Oh mamma! – pensò – Prima ero verde e ora sono rosso! Che cosa strana!”

Però il rosso gli piaceva, allora non si preoccupò più di tanto e si mise a dormire.

Il giorno dopo il piccolo bruco rosso si svegliò e aveva di nuovo una gran fame. Si guardò attorno e vide un pezzettino di formaggio giallo, caduto da una tovaglia da pic nic. “Mmm, sembra appetitoso!”, pensò, e subito lo addentò. Slurp slurp, morso dopo morso, il piccolo bruco si mangiò tutto il formaggio. Alla fine decise di schiacciare un pisolino vicino allo stagno, ma quando si specchiò nell’acqua si accorse di essere diventato giallo come il formaggio!

“Caspita! – pensò – ho cambiato colore di nuovo, ora sono giallo! Che cosa strana!”

Però il giallo gli piaceva, allora non si preoccupò più di tanto e si mise a dormire.

Il giorno dopo il piccolo bruco giallo si svegliò con una fame da lupo. Si guardò attorno e vide un profumato nontiscordardime blu. “Mmm, sembra appetitoso!”, pensò, e subito lo addentò. Sgurz sgurz, morso dopo morso, il piccolo bruco si mangiò tutto il fiore. Alla fine decise di schiacciare un pisolino vicino allo stagno, ma quando si specchiò nell’acqua si accorse di essere diventato blu come il nontiscordardime!

“Accipicchia! – pensò – Sono diventato blu, che cosa strana. Forse sono un brucolore!”

Dopo tutte quelle scorpacciate e quei cambia-colore, il piccolo bruco si sentiva stanco come non mai, così, per dormire tranquillo senza essere disturbato, decise di costruire un bel bozzolo.

Il bruco filò e filò e con il filo costruì un bel bozzolo comodo, ci si infilò dentro e si addormentò.

Dormì per ben tre giorni e quando si svegliò era in gran forma, pieno di energia. Il bruco si stiracchio e andò allo stagno, per lavarsi il musetto, ma quando si specchiò nell’acqua… sorpresa! Non era più un bruco, ma una splendida farfalla con le ali verdi come la foglia, rosse come la mela, gialle come il formaggio e blu come il nontiscordardime!

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