Lo stralisco – Roberto Piumini

Un libro senza tempo che parla del potere dell’arte e dell’amicizia

https://www.edizioniel.com/prodotto/lo-stralisco-9788866564843/

Da un po’ di tempo mi sono ripromessa di leggere alcuni classici dei libri per ragazzi che mancavano alla mia lista. Mentre vagavo per una libreria mi è capitato tra le mani “Lo stralisco” di Roberto Piumini. Conosco molto bene questo autore per le sue filastrocche, ma devo dire che mi mancava tutta la prosa e così ho deciso di acquistare il libro, tanto più che ho trovato l’edizione molto bella.

Einaudi ha creato la collana GOLD dedicata ai classici per ragazzi, è molto elegante, con copertina rigida e illustrazioni stupende. I titoli in catalogo sono parecchi e c’è ampissimo spazio per la narrativa italiana, con titoli di Rodari, Mario Lodi, Bianca Pitzorno e, appunto, Piumini, ma non solo.

Tutta felice per il mio acquisto, sono tornata a casa e ho iniziato la lettura una notte in cui facevo fatica ad addormentarmi.

Mi sono trovata trasportata in una dimensione esotica e senza tempo che mi ha ricordato quella delle fiabe delle mille e una notte e ho fatto fatica a smettere di leggere.

La trama

Il figlio del burban di Malatya è malato, soffre di strane allergie che gli rendono impossibile uscire all’aperto, per cui vive nel maestoso palazzo e nelle sue stanze sono state applicate garze bagnate che filtrano l’aria e non fanno entrare in modo diretto la luce del sole.

Il burban adora il figlio Madurer e per il suo undicesimo compleanno decide di fargli un regalo speciale. Fa chiamare il famoso pittore Sakumat e gli chiede di dipingere le sue stanze, per donare al ragazzo un po’ di quel mondo che egli mai ha potuto vedere.

Il pittore Sakumat, dopo la sorpresa iniziale, accetta, ma non inizia immediatamente a dipingere, bensì cerca di conoscere meglio Madurer e di capire che cosa desidererebbe vedere sulle pareti delle sue stanze.

Il ragazzo, benché malato, è estremamente intelligente e sensibile e parla al pittore di tutti i libri che ha letto, gli mostra le illustrazioni che più lo hanno colpito, gli racconta ciò che sa e che immagina del mondo. Inizia così il grande progetto pittorico e la grande amicizia tra Madurer e Sakumat.

Il burban, che si era aspettato di veder nascere immediatamente il dipinto sulle pareti, nota quanto il progetto infiammi e renda felice il figlio, così chiede a Sakumat di fermarsi per tutto il tempo che occorre a realizzarlo, offrendo al pittore enormi ricchezze.

Sakumat non vuole nulla, solo la possibilità di rimanere in ogni momento accanto al ragazzo, dormendo addirittura nella sua stanza.

Dopo una lunga progettazione, Sakumat inizia la sua opera seguendo i desideri di Madurer. Sulle pareti iniziano a configurarsi il mare, le montagne, colline, personaggi… che mano a mano che il dipinto avanza prendono vita e si modificano, proprio come accadrebbe nella realtà.

Samumat porta il mondo nelle stanze di Madurer che per la prima volta vede la vita scorrere davanti ai suoi giovani, ma già saggi, occhi.

Non racconto il finale per non togliere il gusto della lettura, ma credo che sia un finale molto giusto e coerente. Non è di certo il classico “vissero tutti felici e contenti”.

Il mio commento

Si dice che i grandi libri non abbiano età e credo che questo lo sia, nasce infatti come libro per ragazzi, ma non credo assolutamente che sia SOLO un libro per ragazzi, è una fiaba senza tempo che tutti dovrebbero leggere.

Parla del potere dell’arte che quando è veramente tale riesce non solo a riprodurre la vita, ma a crearla tout court e ci offre, per di più, una chiave di lettura per interpretarla.

Leggendo “Lo stralisco” si ha la sensazione che tra quelle pagine vi siano molte verità non dichiarate, ma universali, e alla fine si rimane per un po’ sospesi, a pensare, cercando di afferrarle.

Ecco, credo che questa sia esattamente la sensazione che dovrebbe lasciare un gran libro quando si chiude l’ultima pagina!

Una nota va anche alle illustrazioni stupende di Cecco Mariniello.

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